domenica 21 settembre 2014

Losing Traces: Intervista


I ragazzi nei Losing Traces sono già stati recensiti su questo blog, ma ho voluto fare meglio la loro conoscenza con questa breve intervista.

Ciao a tutti ragazzi, dunque per cominciare volevo mettervi a vostro agio facendovi fare, brevemente, una presentazione del vostro progetto: da dove è nato e perchè ed esperienze passate dei vari membri.

É nato casualmente da un’idea di Klod e Cele, i quali, insoddisfatti dai precedenti progetti, hanno deciso di formare insieme un gruppo stabile.

Dave è stato il primo ad essere reclutato, visto che suonava già con Cele. Dopo di che è stata la volta di Zara, che conoscevamo già e sapevamo avere i nostri stessi gusti musicali.
Lapo è stato l’ultimo arrivato, un po’ un azzardo se vogliamo, visto che ha risposto ad un nostro annuncio su un tristissimo e noto sito di ricerca musicisti; possiamo però dire che ci è andata bene alla fin fine.
Per quanto riguarda le nostre esperienze precedenti, abbiamo avuto tutti, chi più chi meno, progetti che però non sono mai andati oltre la sala prove.

è un anno e mezzo, se non sbaglio, che siete in giro, ed avete rilasciato il vostro primo lavoro solo ad inizio 2014. Nonostante questo prima avete comunque girato parecchio. Come è stato l'inserimento nella scena e quanto avete faticato?


L’inserimento, in realtà, non è stato così faticoso poiché comunque, nell’ambiente ci conosciamo tutti e siamo stati accolti molto bene.

Finora, suonare a Milano e dintorni non è mai stato un grande problema però ci piacerebbe portare la nostra musica anche fuori dalla Lombardia e perché no, anche fuori dall’Italia.



Provenite dalla Brianza, vicino a Milano, una provincia che ha avuto un buon passato in ambito di musica underground ed hardcore (Wretched e Sottopressione solo per citare). Io l'ho sempre visto come un posto grigio. Da questo deriva il continuo nascere di nuovi progetti?

Concordiamo, chi più chi meno, sul fatto che sia un posto grigio, ma non sappiamo se è per questo che ci siano così tanti gruppi.
Semplicemente pensiamo che qui ci sono molte persone che ascoltano un certo tipo di musica, come in altre parte parti del Nord Italia, ed è quasi inevitabile che da ascoltatori si diventi parte attiva.

Avete autoprodotto il vostro primo ep ed avete registrato quasi tutto da soli. Cosa vuol dire per voi fare DIY?

Per noi, il DIY è l’arte di arrangiarsi, avere il pieno controllo delle proprie creazioni ma, anche una necessità, poiché non abbiamo disponibilità economiche.

Il DIY è una grandissima soddisfazione personale poiché, partendo da zero e non sapendo nulla di registrazione/mixing/mastering, siamo comunque riusciti a produrre qualcosa di concreto con pro e contro dettati dall’inesperienza.


Sul vostro Bandcamp c'è scritto, testualmente, "sad music for sad people". Quanto è vera questa affermazione anche nelle vostre vite? Il cantato sembra quasi viscerale, puro sfogo o vera sensazione?
La citazione è ironica ma con un fondo di verità (non troppo fondo).
La nostra musica comunque nasce da un malessere interiore e frustrazioni varie poiché “la vita è il nemico”, le nostre canzoni riflettono queste sensazioni consentendoci di sfogarci.

Il cantato, come dici tu “viscerale” e portato all’estremo, a volte voluto a volte dovuto all’inesperienza nella registrazione, rispecchia la disperazione e il dolore che aleggia nei testi, frutto di delusioni passate.

Che rapporti avete con la scena italiana? Quali gruppi vi andrebbe di consigliare?

Onestamente, non possiamo parlare di rapporti nella “scena” ma più che altro di conoscenze a livello personale, quindi non siamo in grado di darti una risposta soddisfacente.

L’Italia, musicalmente, non ha niente da invidiare al resto del mondo, ci sono un’infinità di gruppi che potremmo citare. Quelli che ci hanno più colpito ultimamente sono: Pastel, Saudade, ByMySide, Marmore, Il Ghiaccio, Storm{O}, ['selvə] , Leviathan., And So Your Life Is Ruined, Council Of Rats e, ovviamente, gli Øjne, con i quali abbiamo un grande rapporto.


Il primo ep mi pare abbia avuto comunque un modesto successo. Vi ha spronato a continuare? Avete in cantiere qualcosa di nuovo?

Il primo EP è stato accolto abbastanza bene però non è che ci abbia aperto la strada verso grandi opportunità. In ogni caso, per essere la nostra prima esperienza, non è andata per niente male.
La voglia di continuare c’è. Attualmente stiamo registrando 2 canzoni che non sappiamo ancora dove andranno a finire e quando usciranno ma siamo soddisfatti dei passi avanti fatti in ambito compositivo e nel songwriting.

Quando scrivete i pezzi, come li componete? Fa tutto uno oppure partecipate tutti al processo?

Principalmente compone Zara, scrive tutti i riff delle canzoni e poi manda le bozze agli altri membri. Molto spesso la struttura della canzone è già completa, verrà poi ultimata tutti insieme in sala prove.

Per quanto riguarda i testi, sono opera principalmente di Cele.
L'intervista si conclude qui, se avete qualcosa da aggiungere fate pure!

Ti ringraziamo moltissimo per l'intervista! Perdonateci per la brevità delle risposte ma facciamo schifo a rispondere. Ringraziamo anche chiunque abbia mostrato una qualsiasi forma di svpport verso di noi in questi mesi, vi amiamo fortissimo.

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