sabato 2 maggio 2015

Dearest Enemy - These Streets, Those Ghosts (2015)

I Dearest Enemy sono una di quelle band che rimane spesso troppo nascosta, che lavora per mesi o anni ad un progetto, facendo giusto un paio di live show, e poi, quando esce l'album, capisci che forse ad aspettarli ne è valsa la pena. Con una Madonna (o Regina) dalle linee estremamente ispirate a Edvard Munch ci presentano il loro primo disco questi cinque ragazzi con casa base a Venezia, creando una notevole suggestione e anticipando la linea che unisce tutte le tracce: una disperazione viscerale.
Già con i primi secondi di Blight Town comprendi che la voce vuole solo espellere tutta la sua angoscia e che il suono che la deve accompagnare è una melodia composta da notti insonni. Nonostante si senta l'impronta di quell'hardcore britannico di inizio millennio, musicalmente il disco fila liscio senza intoppi e senza annoiare, risultando forse non molto originale ma sicuramente ricco di ottimi spunti e di futuri miglioramenti.
Senza dubbio un ottimo esordio, quindi, curato in ogni parte dal lungo lavoro di composizione. Palma di miglior canzone va a To The Queen.

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